Attenzione ai peluche economici online: metà può mettere a rischio la sicurezza dei bambini piccoli

Attenzione ai peluche economici online: metà può mettere a rischio la sicurezza dei bambini piccoli

Lorenzo Fogli

Dicembre 16, 2025

Ogni anno migliaia di famiglie si affidano a piattaforme online come Temu, Shein e AliExpress per completare gli acquisti natalizi. Il fascino dei prezzi bassissimi e la vasta selezione spingono soprattutto all’acquisto di peluche per i più piccoli, giocattoli da sempre sinonimo di conforto e compagnia. Tuttavia, dietro questi prodotti dalle tinte vivaci e dal costo contenuto si nasconde un problema serio e poco visibile: la presenza di parti facilmente staccabili che rappresentano un rischio di soffocamento per i bambini sotto i tre anni. Indagini recenti segnalano che quasi metà dei peluche provenienti da questi canali di vendita non rispetta gli standard minimi di sicurezza, sollevando dubbi importanti sulla qualità e sui controlli effettuati su questi articoli per l’infanzia.

I test che hanno rivelato un pericolo concreto

Un gruppo di giocattoli, selezionato tra quelli più venduti sulle piattaforme online, è stato sottoposto a una serie di test approfonditi nel rispetto delle normative vigenti, in particolare lo standard SN EN 71-1, che definisce i requisiti di sicurezza per i giocattoli. Le analisi si sono concentrate sulla resistenza di occhi, nasi e cuciture, elementi noti per essere vulnerabili nei peluche destinati ai più piccoli. Lo scopo era verificare quanto facilmente queste parti potessero staccarsi durante l’uso, simulando le sollecitazioni tipiche del gioco infantile.

Attenzione ai peluche economici online: metà può mettere a rischio la sicurezza dei bambini piccoli
Un gruppo di peluche in diverse tonalità di marrone e crema. Parte di questi giocattoli presenta un rischio di soffocamento per i bambini. – montagnarosa.it

Successivamente, le componenti estratte sono state inserite in un cilindro che riproduce la faringe di un bambino di età inferiore a tre anni, per valutare concretamente il rischio di ostruzione delle vie respiratorie. Parallelamente sono stati controllati altri parametri di sicurezza, tra cui la presenza di sostanze chimiche pericolose come ritardanti di fiamma con potenziali effetti tossici o cancerogeni, fortunatamente assenti in tutti i campioni esaminati. Il problema principale riguarda quindi il livello di rifinitura e la solidità costruttiva del giocattolo.

In particolare, metà dei peluche testati ha mostrato difetti rilevanti: occhi e nasi si sono staccati con facilità, e le cuciture cedendo hanno lasciato esposto l’imbottitura interna. Particelle di queste dimensioni, se ingerite, costituiscono un pericolo grave per i bambini piccoli. Un ulteriore elemento preoccupante è la presenza del marchio CE sulle confezioni, un simbolo di conformità che in molti casi risulta verosimilmente contraffatto, inducendo i consumatori in un falso senso di sicurezza. In confronto, i peluche acquistati nei negozi tradizionali superano i test di sicurezza con molta più frequenza: solo un prodotto su dieci è risultato non conforme. La differenza evidenzia le deficienze nel controllo dei prodotti venduti su piattaforme trasnazionali, spesso basate fuori dall’Europa.

Una questione strutturale difficilmente risolvibile

Il nodo principale si trova nell’impossibilità pratica di regolamentare efficacemente il mercato digitale globale. Le società che gestiscono piattaforme come Temu e Shein dispongono di fornitori prevalentemente situati in Asia, in particolare in Cina, dove i regolamenti europei e svizzeri in materia di sicurezza non hanno efficacia. Questo genera una situazione in cui i giocattoli possono essere spediti direttamente nelle abitazioni dei consumatori senza alcun passaggio o controllo da parte delle autorità competenti.

La questione è conosciuta da tempo da esperti e organismi di vigilanza, ma le misure finora adottate si sono dimostrate spesso inefficienti. Una recente proposta legislativa in Svizzera volta a limitare la vendita online di giocattoli pericolosi sembra destinata a incontrare ostacoli di natura giurisdizionale e organizzativa. Le grandi piattaforme, agendo al di fuori dei confini europei e offrendo cataloghi vastissimi di prodotti, risultano difficilmente controllabili con gli strumenti convenzionali.

Non è la prima volta che questi venditori finiscono sotto scrutinio. In diverse nazioni europee altre analisi hanno evidenziato la presenza di sostanze nocive in giocattoli e articoli per bambini venduti online. Tuttavia, il rischio di soffocamento rappresenta una minaccia immediata e tangibile, che spesso rischia di passare inosservata nella frenesia dello shopping, soprattutto nel periodo natalizio. Questa realtà pone l’attenzione su quanto sia importante conoscere la provenienza e la qualità dei prodotti destinati ai più vulnerabili.

Come scegliere un giocattolo davvero sicuro

I prezzi molto bassi proposti da molte piattaforme online non riflettono solo una strategia commerciale, ma spesso derivano da una produzione che sacrifica la qualità e la sicurezza per contenere i costi. Quel peluche da pochi euro potrebbe nascondere rischi seri per la salute dei bambini. Gli esperti consigliano pertanto di evitare l’acquisto di giocattoli presso siti che non forniscono garanzie chiare sulle certificazioni di sicurezza.

Prima di regalare un peluche a un bambino piccolo, è fondamentale verificare con attenzione la robustezza di occhi, naso e cuciture. La presenza di parti piccole o facilmente staccabili deve essere considerata un campanello d’allarme. È preferibile scegliere giocattoli privi di elementi mobili o rimovibili che possano diventare un’ostruzione.

Infine, la tutela più efficace resta affidarsi a negozi e marchi che rispettano rigorosamente le normative europee di sicurezza, anche se questo comporta un costo più elevato. In questo modo si ha la certezza che il prodotto sia stato testato e controllato prima di arrivare nelle mani dei consumatori. In un contesto dove le piattaforme digitali continuano a espandere la propria offerta senza garanzie trasparenti, la prudenza diventa la prima forma di tutela per i più piccoli.

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