1️⃣ Cosa si nasconde dietro l’odore sgradevole del frigorifero e quale zona è importante non trascurare

1️⃣ Cosa si nasconde dietro l’odore sgradevole del frigorifero e quale zona è importante non trascurare

Lorenzo Fogli

Dicembre 17, 2025

Aprire lo sportello del frigorifero e subito sentire un odore sgradevole capita a molti, non è roba rara. Quel dispositivo, pensato per conservare gli alimenti freschi e sicuri, a volte ci nasconde dei piccoli problemi che sfuggono all’occhio. Un dettaglio spesso dimenticato è la vaschetta di raccolta della condensa, quel piccolo spazio nascosto e umido dove l’acqua dello sbrinamento si accumula senza far notare niente. Quel che non si vede, spesso, è proprio la radice di quell’odore fastidioso che invade la cucina, specie nei mesi più freddi o umidi.

Questa vaschetta sta di solito sotto o dietro il frigorifero: serve a raccogliere l’acqua che si forma con la condensa interna. Se non la si pulisce con una certa regolarità, diventa subito un terreno ideale per batteri, muffe e residui di cibo. Risultato? Un odore cattivo che si diffonde piano piano, nascosto e fuori dalla routine di pulizia quotidiana. Capita spesso – specie a chi vive in città, dove il ritmo è frenetico – di trascurare questi dettagli.

Dove si nasconde l’odore che spesso dimentichiamo

Quando si pensa a un cattivo odore nel frigorifero, la mente corre subito a un alimento scaduto o marcio. Però se l’odore è costante e umido, bisogna guardare altrove. La vaschetta di raccolta della condensa è quasi sempre sospettata prima di tutto. Senza dimenticare il foro di scolo, collegato alla vaschetta, che spesso si riempie di sporco e residui, bloccando l’acqua che dovrebbe defluire e peggiorando il problema. Le guarnizioni delle porte, inoltre, sono veri e propri rifugi per muffe e germi se non pulite regolarmente – aspetto troppo spesso trascurato.

1️⃣ Cosa si nasconde dietro l’odore sgradevole del frigorifero e quale zona è importante non trascurare
Una donna osserva attentamente il contenuto del frigorifero, con un carbone attivo in mano, forse per risolvere il problema degli odori. – montagnarosa.it

Altri punti a rischio? I cassetti degli ortaggi, che trattengono l’umidità molto più a lungo del resto e facilitano così la crescita di muffe e batteri. Spesso anche i ripiani, specialmente negli angoli, vengono lasciati al caso. E poi, la temperatura interna del frigorifero: tenerla sopra i 4 gradi significa favorire la proliferazione microbica, peggiorando così la puzza e rovina del cibo.

Chi ha un frigorifero più vecchio o molto usato – cosa comune in tante case nel nostro Paese – lo sa bene: una semplice pulizia superficiale non basta per eliminare i cattivi odori. Occorre mettere mano e andare a scovare queste zone un po’ nascoste.

Come intervenire efficacemente per eliminare i cattivi odori

Prima di tutto, svuota completamente il frigorifero – e stacca la presa per lavorare tranquillo. È anche l’occasione perfetta per controllare le scadenze e buttare via quel che non va più, così la pulizia diventa più efficace e si evitano nuovi odori, poco simpatici.

Per il lavaggio, si può ricorrere a soluzioni naturali. Il bicarbonato di sodio sciolto in acqua calda è un rimedio dolce e valido che aiuta a deodorare e pulire in profondità pareti, ripiani e le guarnizioni. L’aceto bianco, dal canto suo, con le sue proprietà antimuffa e antibatteriche, è perfetto per lavare le parti removibili sotto il rubinetto.

L’intervento più delicato riguarda proprio la vaschetta di raccolta della condensa. Di solito si trova dietro, sopra il compressore. Deve essere svuotata con cura e pulita usando aceto caldo, che rimuove residui e neutralizza gli odori. Il foro di scolo richiede attenzione: liberalo da sporco e incrostazioni con strumenti come scovolini o cotton fioc – così l’acqua scorre via senza problemi e la proliferazione batterica si ferma.

Dopo, lascia la porta aperta qualche minuto, così l’interno si asciuga bene, passaggio che non si può saltare per evitare muffe. Quando riempi di nuovo il frigorifero, metti pure una piccola ciotola con bicarbonato o mezza fetta di limone: sono metodi naturali che assorbono gli odori residui lentamente, ecco perché possono aiutare nel tempo.

Le abitudini da coltivare per prevenire i cattivi odori

Mantenere il frigorifero pulito e senza puzze non è questione di fatica, ma di costanza. Basta una pulizia approfondita ogni due o quattro settimane: basta un po’ di metodo. La temperatura giusta, tra 0 e 4 gradi, fa la sua parte, conserva il cibo meglio e frena i batteri fastidiosi.

Usa contenitori ermetici per conservare gli alimenti: evita odori sparsi e miscugli indesiderati, un dettaglio non da poco soprattutto nelle cucine italiane, dove la varietà di cibi è lunga. Insomma, aiuta anche a tenere tutto più organizzato.

Non dimenticare la pulizia regolare della vaschetta di raccolta e del foro di scolo: prevengono ristagni e muffe. Se il problema dell’odore persiste, può esserci qualche altro guaio tecnico, come uno sbrinamento malfunzionante o problemi nel sistema di ventilazione. Quando succede, meglio chiamare un tecnico specializzato. Molti, in città come Milano o Torino, stanno imparando a prendersi cura di questi aspetti, per evitare brutte sorprese legate agli odori in casa.

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