Maniglie delle porte: dove si annidano i batteri e come garantire un’igiene perfetta in casa

Maniglie delle porte: dove si annidano i batteri e come garantire un’igiene perfetta in casa

Lorenzo Fogli

Dicembre 17, 2025

Prendere la maniglia di una porta è un gesto così comune da passare quasi inosservato. Eppure, proprio da qui nasce una delle fonti principali di contaminazione batterica nelle nostre case. Chi abita in città, o frequenta spazi condivisi, se ne accorge subito: le maniglie diventano una vera e propria calamita per microrganismi e germi. Basta osservare con attenzione, per capire che spesso la pulizia lascia un po’ a desiderare. Ma con qualche accortezza in più, persino la routine più semplice può fare la differenza senza creare problemi.

Perché le maniglie diventano un ricettacolo di batteri

Le maniglie sono quei punti che tocchiamo spesso, e altrettanto frequentemente con mani che non sono esattamente pulite. La parte centrale della maniglia – quella dove si afferra – si sporca più di ogni altra zona. Anche la piastra intorno, magari meno visibile, trattiene residui che a occhio nudo sfuggono. Certo, nelle case il problema c’è, ma negli uffici, condomini o luoghi pubblici la questione si fa ben più grave, perché lì circolano tante persone. A volte si tende a ignorare proprio questi passaggi, ancora di più in ambienti ad alto passaggio.

Maniglie delle porte: dove si annidano i batteri e come garantire un’igiene perfetta in casa
Una maniglia vintage su una porta in legno, dove i batteri possono annidarsi se non correttamente igienizzata. – montagnarosa.it

Le maniglie trasferiscono così batteri da una mano all’altra in tempi rapidissimi. Ecco, durante l’inverno – con influenza e raffreddori in agguato – la cosa si fa davvero rischiosa. Per questo conviene inserire la pulizia di queste superfici nella routine giornaliera. Spesso si dimentica la piastra intorno alla maniglia, che in realtà merita attenzione almeno pari a quella della maniglia stessa.

Come organizzare una pulizia efficace senza complicazioni

Non serve inventarsi metodi complessi o usare prodotti aggressivi per la pulizia delle maniglie. Anche a casa, basta un’azione frequente e mirata per avere buoni risultati. Un panno in microfibra appena umido con una soluzione di acqua tiepida e sapone neutro è sufficiente. Passare con cura su tutta la superficie, comprese le parti più nascoste come i bordi della porta e i lati della maniglia, aiuta a togliere polvere e sporco. Un passaggio da non sottovalutare è l’asciugatura con un panno morbido – evitare aloni e magari mantenere la pulizia più a lungo.

Quando in casa qualcuno ha sintomi influenzali o è malato, conviene alzare il livello di disinfezione. Le soluzioni alcoliche tra il 60 e 70% funzionano bene e non rovinano quasi mai i materiali. La procedura giusta: togliere prima lo sporco con acqua e sapone, poi passare un panno imbevuto di disinfettante alcolico e lasciare asciugare all’aria. Questa semplice prassi riduce parecchio la carica batterica sulle superfici.

Nei luoghi condivisi, la pulizia può diventare addirittura quotidiana, soprattutto durante la stagione fredda. Fatto spesso sottovalutato, ma troppo importante per limitare la circolazione dei germi.

Materiali, angoli nascosti e la frequenza ideale per una pulizia completa

Non tutte le maniglie reagiscono allo stesso modo ai detergenti. Spesso si pensa che prodotti più forti garantiscano una pulizia migliore: falso. Detergenti troppo aggressivi finiscono per rovinare la superficie – graffi, opacità, perdita dei trattamenti protettivi – capitano. L’acciaio cromato lucidato, per esempio, è piuttosto resistente. Si può pulire con una soluzione di acqua e aceto diluito: via ditate e impronte, e basta asciugare bene per non perdere la brillantezza.

Per l’ottone occorre andare con cautela. Rimedi delicati come paste al bicarbonato o un misto leggero di limone e sale, applicati con calma e senza esagerare, funzionano meglio. Se invece l’ottone è verniciato, meglio limitarsi al sapone neutro, per non rovinare la vernice.

Poi ci sono le maniglie in plastica o verniciate: in questi casi conviene usare prodotti neutri e panni in microfibra, senza schiacciare troppo per non graffiare o opacizzare. Un aspetto non da poco: gli angoli nascosti. Sembra di niente, ma alla base della maniglia, intorno alle viti e vicino alla serratura si accumula un sacco di sporco. Nei casi più difficili, cotton fioc avvolti in un panno aiutano a raggiungere queste zone complicate.

La frequenza migliore? In casa, basta una pulizia completa almeno una volta a settimana. Poi, se serve – come quando c’è qualche malanno – si alza il livello di disinfezione. Nei posti condivisi si fa più spesso, soprattutto in inverno quando i virus non mollano. Insomma, curare anche questi dettagli dimostra come un gesto semplice valga molto per la salubrità degli ambienti.

Molti dei batteri sulle maniglie passano tramite il contatto diretto con le mani. Il fenomeno è evidente, pensando a tutte le superfici che tocchiamo ogni giorno. Sapere questo, e adottare metodi di pulizia mirati, trasforma un’azione banale in un passo importante per la salute in casa. E anche se una maniglia pulita quasi non si nota, trascurarla a lungo può riflettersi negativamente sull’igiene generale.

×